I kaki svettano silenziosi e superbi. Non te ne accorgi d'estate. Il verde, in quella stagione amalgama, tutto in un colore omogeneo. È in inverno, quando il mondo va verso un sentore di morte, che la pianta dai frutti arancioni si prende rivincite a iosa. Sulla terra gelata, dura e riottosa, si permette perfino di spargere bombe caloriche molli e sensuali. Merli, corvi e cornacchie ne fanno una manna. Questo dono ha il marchio del frutto tardivo, inatteso come i figli della vecchiaia per i patriarchi, come un amore insensato in ebbrezza ma ancora tanto capace di darsi.